Test del senso cromatico

IL SENSO CROMATICO

La retina e sensibile alle radiazioni luminose con lunghezza d'onda compresa fra 380 e 770 nanometri.
A livello maculare ci sono 3 differenti gruppi di coni ciascuno sensibile ai tre colori fondamentali:
il rosso, il verde e il blu.
Nello spettro del visibile distinguiamo 7 colori pincipali, ognuno con una determinata lunghezza d'onda: violetto, indaco, blu, verde, giallo, arancio, rosso. L'uomo è in grado di individuare n° 150 tonalità differenti.
I test del senso cromatico ci permette di individuare difetti quali il daltonismo o le discromatopsie.
Il test di Ishihara e un insieme di tavole ripiene di cerchietti di colore diverso ma a medesima luminosità.
Il soggetto esaminato deve riconoscere numeri, o percorsi che risultano evidenti a chi possiede un normale senso cromatico ma difficili o impossibili da riconoscere per chi non vede bene i colori.
Queste tavole sono utili per diagnosticare difetti congeniti della visione dei colori soprattutto per l'asse rosso/verde.

Sono 38 tavole contenute in un libro di pagine a sfondo nero.
Riportano dei numeri, dei percorsi da seguire con la matita per i bimbi o gli illetterati e delle tavole di confusione, dove solo chi presenta una visione cromatica alterata vede dei numeri. La prima tavola contiene il numero 12 e non è pseudoisocromatica. Serve per dimostrare il test e viene letta anche da chi vede male i colori. Dalla tavola 2 alla tavola 17 i numeri vengono letti male o per nulla da chi presenta anomalie della visione dei colori nell'asse rosso/verde. Nelle tavole 18-21 non sono contenuti numeri, che invece vengono letti da chi presenta una deficienza rosso/verde. Le tavole 22-25 sono le più interessanti, in quanto permettono di distinguere la vera cecità per un colore (protanopia o deuteranopia a seconda che sia per il rosso o per il verde) dalla cecità parziale (protanomalia o deuteranomalia). Dalla tavola 27 alla 38 i numeri sono sostituiti da percorsi per gli illetterati, con lo stesso significato della lettura dei numeri.

Queste tavole vanno lette a una distanza di lettura di 30-40 cm con la correzione per vicino in alcuni soggetti e con una illuminazione adeguata. E' possibile eseguire il test sia in mono che in binoculare.
I difetti congeniti sono sempre binoculari.
I difetti acquisiti (es. Distrofia dei coni) possono essere monoculari.