Braille

Il Braille è un sistema di scrittura e lettura in rilievo che si ottiene punteggiando con un punteruolo un foglio di carta posto su una tavoletta appositamente scanalata.

Tavola Braille

Questa tavoletta è suddivisa in caselle, ogni casella è un rettangolo che contiene 6 punti disposti su 2 file verticali, 3 a destra e 3 a sinistra. Grazie alla diversa combinazione di questi 6 punti si possono ottenere 64 segni in rilievo che consentono la scrittura e la lettura di lettere, numeri e note in tutte le lingue.
Questo sistema a 6 punti in rilievo fu ideato da Louis Braille nel 1825 per venire incontro alla esigenza dei non vedenti di emergere dalle tenebre. Prima di allora i ciechi erano solo dei poveretti che suscitavano la compassione della gente, capaci di guadagnarsi da vivere chiedendo l'elemosina sui sagrati delle chiese.
Superata l'iniziale diffidenza e incredulità, il Braille si è dimostrato il sistema più pratico, più semplice e più idoneo, in grado di dare una svolta alla vita dei ciechi passando dal buio dell'ignoranza all'accesso all'istruzione e alla dignità personale.
Sorgono così i primi testi di studio preziosissimi perchè scritti faticosamente a mano, in un unico esemplare non riproducibile. Solo più tardi si ideò un sistema di stamperia, scrivendo i testi su delle lamine di zinco mediante una apposita pressa. Nascono via via le prime Biblioteche con testi scritti in Braille. Nascono le prime Scuole Speciali Elementari per ciechi con programmi specifici e con l'introduzione di discipline integrative quali la conoscenza della musica e l'obbligo di saper suonare uno strumento, e con laboratori dove si eseguono lavoretti con il legno, il vimini o il metallo.
Grazie alla convivenza con altri soggetti portatori dello stesso problema questi bambini prendevano coscienza delle proprie potenzialità, crescevano senza discriminazioni, studiavano e si confrontavano alla pari, avevano come modelli da imitare alcuni docenti ciechi capaci di trasmettere con l'esempio quotidiano le loro conquiste e le loro esperienze.
Nel 1976 le nuove normative di legge permettevano l'inserimento anche ai non vedenti nelle Scuole Pubbliche a partire dalla Scuola Elementare, con l'introduzione dell'insegnante di sostegno. Nel giro di pochi anni si ha la chiusura di tutte le Scuole Speciali. Questo processo di integrazione nelle Scuole Pubbliche, la necessità di socializzazione, dettata da un atteggiamento sbagliato dei genitori che si rifiutano di considerare la diversità dei propri figli, non tiene però conto abbastanza dell'aspetto pratico del problema; gli stessi insegnanti di sostegno, per esempio, non conoscono e non insegnano il Braille.
Il confronto e il vano tentativo di imitazione dei normovedenti ha fatto sentire ai minorati visivi il peso frustante di una diversità incolmabile con negative conseguenze psichiche e fisiche. Tutto questo ha portato i non vedenti a rifiutare le associazioni di categoria, quali per esempio l'Unione Italiana Ciechi, i materiali e i sussidi speciali e l'apprendimento del Braille. Inoltre questi soggetti escono dalla Scuola dell'Obbligo, non autonomi, privi di volontà interiore e di fiducia nei propri mezzi, incapaci di raggiungere eventuali futuri obiettivi di studio, di lavoro e di vita, in questa società che invece di averli integrati li esclude di più, perchè "società delle immagini e della tecnologia". Tuttavia la tecnologia informatica ha dato ai non vedenti la possibilità di computer parlanti mediante l'applicazione di sintesi vocali, la possibilità di averre libri di ogni genere su dischetti o cd-rom. Tutto questo ha fornito un alibi al progressivo abbandono del Braille, non considerando una forma di analfabetismo di ritorno.
L'ascolto di un brano per mezzo di una sintesi vocale ha come risultato la monotonia di quella voce meccanica che prosegue alla stessa velocità, senza inflessioni nè espressività qualunque sia l'argomento letto. è bello poter leggere con il piacere di soffermarsi, riflettere, ripetere una frase con il ritmo e l'intensità desiderato; tutto ciò è possibile solo con la lettura autonoma in Braille.

Dislay Braille

Grazie alla tecnologia esiste un'alternativa alla sintesi vocale, il display Braille, che riproduce una riga alla volta il testo in rilievo che appare sullo schermo del computer. Ma per usare queste nuove apparecchiature tecnologiche è sempre più che mai indispensabile un ottima conoscenza del Braille. La segnografia tattile già introdotta in alcuni software informatici consiste in 8 punti la cui combinazione ci fornisce 256 segni, questo ampliamento del sistema Braille nasce dall'esigenza di un adeguamento della simbologia su scala internazionale e mondiale.
Tutto questo conferma che il Braille resterà ancora a lungo per i non vedenti il principale sistema di scrittura e lettura, sia pure innovato dai sempre più raffinati sistemi tecnologici.